RIFLESSIONE DEL PARROCO

IL GOVERNO INGLESE HA ISTITUITO IL “MINISTERO DELLA SOLITUDINE”.
La solitudine è dunque un problema, così grande, da meritare l’istituzione di un ministero governativo?
Credo sia problema, che nessun governo riuscirà mai a risolvere, perché tocca il cuore dell’uomo, la sua interiorità, le sue scelte di vita, le sue relazioni con il prossimo. D’altronde, se rifiuto gli altri per una vita intera, è ovvio che da anziano sarò un “uomo solo”; se l’appartenenza alla comunità, civile o cristiana, mi è di peso, ed io e la mia famiglia cresciamo nella solitudine delle relazioni, invecchiando sarò ancora più solo. Fino all’aspetto più radicale e profondo: scegliere la solitudine come lontananza da Dio, dal mio io, dalla mia dignità di figlio.
Dice la scrittura: «Chi semina vento, raccoglie tempesta» (cfr Osea 8,7). Se una società esalta la solitudine, attraverso il mito dell’autonomia, del “fai da te”, dell’indipendenza sociale, del single come simbolo della libertà dall’altro e da ogni responsabilità, ecc…, come può stupirsi che la solitudine diventi un “problema sociale”?
«Là dove due o più sono radunati nel mio nome, Io sono presente in mezzo ad essi» (Matteo 18,20), questa è la risposta di Gesù alla solitudine! dD

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.