CAMPO SCUOLA AL COTTOLENGO DI SANTA MARIA LA LONGA

CAMPO SCUOLA 
AL COTTOLENGO DI SANTA MARIA LA LONGA

 A Santa Maria la Longa si è conclusa da poco la prima esperienza di campo scuola, al quale hanno partecipato 13 giovani della parrocchia di Basiliano (Udine), accompagnati dai loro animatori.
Una settimana intensa, ricca di condivisioni e di emozioni. Così l’avevano pensata, così doveva essere, e così è stata.
Non si tratta di un campo scuola realizzato all’insegna dello svago e del divertimento. Questi giovani, infatti, hanno voluto vivere un’esperienza di questo tipo e lo hanno fatto con grande consapevolezza, già certi di mettersi in gioco in modo speciale con, e per, persone speciali.
Il nome Campo Scuola: rende l’idea della dimensione in cui si è chiamati a vivere per un breve tempo: il campo è il luogo dove si coltivano le piante, e nel Piccolo Cottolengo friulano da sempre si coltivano le relazioni, i rapporti, la cura dell’altro, l’ascolto;
la scuola  è la scuola, si sa! È il luogo dove per eccellenza si imparano le grandi abilità come scrivere, leggere, la storia… qui invece si impara a conoscere l’altro, superando le barriere ed i preconcetti che spesso si costruiscono, andando oltre i limiti dell’ignoranza.
Il programma settimanale li ha visti impegnati in diverse attività: dalla raccolta degli ortaggi in serra, al ripristino del magazzino; dalla partecipazione ai laboratori creativi, all’accompagnamento nelle uscite.
Hanno anche partecipato alle prove del coro, condiviso i pasti ed i momenti di preghiera.
Dopo una settimana così intensa, dove ogni attimo è stato condiviso e vissuto appieno, non è stato facile salutarsi. Tante lacrime e tanti abbracci! Questo è successo perché si sono “addomesticati”.  Molto bella questa parola, nel significato che si trova nel libro de “Il Piccolo Principe”: “Che cosa vuol dire “addomesticare?” “… Vuol dire: creare dei legami!…” . “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.
Come sono state vere queste parole anche per tutti questi ragazzi!
All’inizio c’è stato un po’ di timore e da parte di qualcuno anche un po’ di diffidenza, ma poi, alla fine si sono superate tutte, ma davvero tutte le barriere!

Monica, collaboratrice del cottolengo di Santa Maria

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