Interiorità, un valore in crisi (3)
Gesù spesso spinge a riflettere sull’interiorità perché quello che si ha all’esterno è esposto al pericolo quasi inevitabile dell’ipocrisia. Lo sguardo di altre persone ha il potere di far deviare la nostra intenzione, come certi campi magnetici fanno deviare le onde. L’azione perde la sua autenticità e la sua ricompensa. L’apparire prende il sopravvento sull’essere. Per questo Gesù invita a fare l’elemosina di nascosto, a pregare il Padre «nel segreto» (cf Mt 6, 14). È vero che non siamo ancora all’idea dell’interiorità segreta, o della coscienza dell’uomo, ma siamo certamente su questa linea. Sant’Ambrogio non ha dunque del tutto torto quando, spiegando il testo dove Gesù invita a entrare nella propria stanza e a chiudere la porta per pregare il Padre, commenta: «Non pensare che questa stanza, sia solo la stanza circondata da pareti, essa è anche la stanza che è in te stesso nella quale sono racchiusi i tuoi pensieri e in cui dimorano i tuoi affetti» (De Cain et Abel 1, 9).
Il richiamo all’interiorità trova infine la sua motivazione biblica più profonda e oggettiva nella dottrina della inabitazione di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, nell’anima, dottrina sviluppata sia da San Paolo sia dall’evangelista San Giovanni (Gv 14, 17.23; Rom 5, 5; Gal 4, 6). Su questo sfondo evangelico si colloca l’idea dell’«uomo interiore» o dell’«uomo nascosto nel cuore» che si legge talvolta nel Nuovo Testamento (cf Rom 7, 22; 2 Cor 4, 16; 1 Pt 3, 4).
I Padri hanno continuato nella linea del discorso di Paolo ad Atene: «Quello che voi avete intravisto e cercato quasi a tentoni, noi ve lo annunciamo come già realizzato» (cf At 17, 23). La novità più grande è questa: rientrando in se stesso, l’uomo trova Dio, e non un Dio generico, impersonale, ma il Dio rivelato in Cristo. Non trova solo il proprio spirito, ma lo Spirito Santo! «Non uscire fuori, ritorna in te stesso esorta sant’Agostino ‑: nell’uomo interiorità» abita la verità (De vera relig. 39, 72). Ma abbiamo già sentito chi è per lui questa «verità» nel testo riportato sopra dove diceva: «Nell’interiorità dell’uomo abita Cristo».