Patrono di Vissandone: San Michele, Arcangelo
29 settembre
Una volta, i tre tradizionali Arcangeli Santi Michele, Gabriele e Raffaele, simbolo e compendio delle falangi di tutti i puri spiriti, venivano festeggiati nella liturgia a tre date distinte, ognuno con un suo giorno. Il nuovo Calendario della Chiesa li ha raggruppati tutti e tre in un unico giorno, quello finora attribuito all’Arcangelo Michele, il 29 settembre. Nel caso dei tre Angeli, cioè puri spiriti, la data di oggi, come le altre che abbiamo ricordato, non ha naturalmente il significato di un dies natalis, del giorno cioè della morte terrena e della nascita alla gloria celeste. Risale invece alla consacrazione della basilica dedicata, a Roma, a San Michele, costruita nel V secolo lungo la via Salaria. La devozione per i tre Arcangeli, per San Michele in particolare, è dunque molto antica, e si è accompagnata di pari passo al culto dei Santi. Anzi si può dire che ben pochi Santi nei secoli del Medioevo, hanno goduto di altrettanta popolarità quanto l’Arcangelo Michele, il cui culto è stato vivissimo in tutti i paesi. Lo prova, del resto, la frequenza del suo nome, un tempo come oggi, le numerosissime chiese a lui dedicate, i diversi – e un tempo e si è accompagnata di pari passo al culto dei Santi. Anzi, si può dire che ben pochi Santi, nei secoli del Medioevo, hanno goduto di al-trettanta popolarità quanto l’Arcangelo Michele, il cui culto è stato vivissimo in tutti i paesi. Lo prova, del resto, la frequenza del suo nome n tempo come oggi, le numerosissime chiese a lui dedicate, i diversi e un tempo frequentatissimi santuari europei, tra i quali quello di San Michele del Gargano, in Italia, e di Mont Saint Michel in Francia, e finalmente la ricchezza delle opere d’arte a lui dedicate. San Michele Arcangelo è il protettore dei protettori, il custode dei custodi. È invocato a protezione non soltanto dei singoli fedeli, ma di tutta la Chiesa, contro nemici terreni e infernali. Il suo nome significa «Chi come Dio?», ed è un grido di guerra contro chiunque presuma di farsi uguale a Dio. Michele è infatti l’Arcangelo guerriero, il principe delle milizie celesti, l’avversario di Satana, in lotta contro il quale è rappresentato dagli artisti e descritto dalla Scrittura. La sua figura anche se priva di un nome appare nelle prime pagine della Bibbia, a guardia della porta del Paradiso terrestre, ormai per sempre precluso ai progenitori dell’uomo dopo il loro peccato. E la sua ultima, definitiva, e vittoriosa battaglia contro Satana avverrà alla fine dei tempi, ed è già stata descritta da San Giovanni, nella visione dell’Apocalisse, ultimo libro della Sacra Scrittura. Il vincitore del male e nostro alleato nella quotidiana lotta contro le sue forze, è anche la guida dell’anima al momento del trapasso. Sarà al nostro fianco nel giorno del Giudizio, e a lui la Chiesa, nella Messa dei defunti, raccomanda le anime avviate verso «la luce santa». A San Michele, perciò, sono dedicate di solito le cappelle e gli ossari dei cimiteri. E una altra sua rappresentazione tradizionale lo raffigura con le bilance per pesare il bene e il male ‘ Perciò è stato scelto come patrono di tutti quei commercianti che fanno uso delle bilance, come droghieri e speziali. Michele, Gabriele e Raffaele: l’Angelo guerriero, l’Angelo annunziante e l’Angelo accompagnatore. Tre amici dell’uomo, custodi e protettori nelle sue necessità. Tre amici troppo spesso dimenticati e negletti, ma che non cesseranno, per questo, di accompagnarci, guidarci e difenderci.