Chiesa Campestre

La chiesa dei Santi Daniele e Agostino si trova al centro del cimitero, al quale si accede da Via della Rimembranza.

Il luogo dove sorge la chiesa è abitato fin dall’età romana, con un insediamento abitativo, come hanno confermato alcuni ritrovamenti in loco. Probabilmente era legato alla vicina strada che partiva da Concordia e si innestava sulla strada che conduceva al Norico. Nel luogo sono stati rinvenuti anche corredi funebri di epoca longobarda.

Il nucleo originale della chiesa dei Santi Daniele e Agostino sembra che fosse già presente nel X secolo, come luogo di culto. Fu probabilmente eretto quando venne creata la cortina difensiva che circondava il luogo, per difendersi dalle razzie barbariche e ungare che flagellavano il Friuli tra il IX e X secolo. La dedicazione fu dapprima a San Daniele e poi a Sant’Agostino con l’arrivo degli eremitani agostiniani.

Questa prima chiesa venne distrutta dal terremoto del 1348. Venne quindi ricostruita e per circa un secolo e mezzo assolse la sua funzione religiosa e di sede parrocchiale.

Il terremoto del 1511 distrusse la seconda chiesa, che venne quasi completamente ricostruita nelle forme attuali e completata nel 1537, come si legge sull’ultima capriata prima del presbiterio. In questa fase fu ingrandito il coro e realizzato un grande San Cristoforo di cui rimane ancora traccia sulla parete esterna. Rimase sede parrocchiale sino alla costruzione della Chiesa di San Michele Arcangelo nel Settecento.

Le attuali campane furono istallate nel 1921 a spese dello stato in sostituzione di quelle del Settecento che furono asportate nel 1918 dall’esercito austro-tedesco. Un restauro più recente è stato fatto tra il 1985 e il 1987, durante il quale è stata ritrovata una parte di colonna di epoca romana, oggi conservata in una teca.

La chiesa dei Santi Daniele e Agostino, presenta una struttura a capanna con aula rettangolare orientata. La facciata è preceduta da una torre campanaria con cella bifora. Conserva al suo interno alcuni brani di affreschi e figure a fresco con Eterno Padre e i santi Daniele e Agostino databili al 1520 circa, attribuiti a Gian Paolo Thanner o alla sua scuola. Ancora, in una nicchia, un trittico su icona lignea (inizio secolo XVI) rappresentante Sant’Urbano e i santi Nicolò e Giovanni Battista, probabilmente opera di Domenico da Tolmezzo.

L’altare maggiore settecentesco in pietra è opera di Giovan Battista Cucchiaro e Pietro Giovanni Mattiussi. Ai lati presenta statue dei santi titolari e nella nicchia al centro una statua lignea del 1928 raffigurante la Madonna Addolorata, scolpita da Mansueto Stuffer di Ortisei.

L’altare di Sant’Antonio da Padova è opera della bottega di Francesco e Simone Perioto di Udine, che risulta essere stato benedetto nel 1744. Realizzato in pietra di Vicenza, sui fianchi mostra le statue di San Pietro e San Giovanni Battista.

Un mezzo busto di San Paolo, di epoca seicentesca, venne realizzato quando fu chiuso l’accesso alla sacrestia per ingrandirla e fornirla di una porta esterna. Fu ritrovato nel 1914 in seguito ad alcuni interventi di conservazione.