RIFLESSIONE PARROCO

In una società in cui si esaltano i principi della libertà dell’uomo, è interessante osservare come si tenda a renderlo schiavo nelle sue forme pratiche ed esistenziali. E allora, come coniugare la libertà che sgorga dalla dignità dell’uomo, senza scadere nelle nuove raffinate forme di schiavitù del lavoro, della sessualità ridotta a cosa, del possesso delle cose, delle relazioni possessive tra persone?
Gesù, che non era uno psicologo, ma come Figlio di Dio conosceva bene il cuore dell’uomo, ha una proposta da offrirci: “la verità vi rende liberi” (Giovanni 8,32). Una verità –quella di Dio- che svela la sua “sapienza” sulla vita dell’uomo, sui rapporti tra le persone, sulle cose. La Parola di Dio ci ricorda che, per non diventare schiavi, o per ritrovare la vera libertà, bisogna ritornare a Dio: “Non avrai altri dei, al di fuori di Me” (Esodo 20,3).
Liberaci Gesù, dagli idoli che ci rendono schiavi, magari dandoci l’illusione di essere molto liberi. dD

RIFLESSIONE DEL PARROCO

La Festa del Battesimo di Gesù completa la feste del Natale. Battezzare significa immergere, immergersi… Il suo battesimo ci ricorda che egli si è immerso nel fiume della vita degli uomini, nel nostro mondo; si è abbassato dalla sua divinità, per condividere la nostra realtà di povertà e di peccato per dare alla nostra vita luce e speranza.
Concluse le feste, si torna alla ferialità, alla normalità, alla quotidianità della fede vissuta tra le pieghe della vita. dD

 

RIFLESSIONE DEL PARROCO

Cari cristiani,
1-Stiamo per concludere un altro anno liturgico; 54 settimane vissute insieme nella fede, nella speranza e nella carità di Cristo. E questa Solennità di Cristo, Re dell’Universo e Sommo Sacerdote, le riassume tutte, e ci invita ancora a non distogliere lo sguardo da Lui, che sulla Croce ha riaperto le porte del Cielo perché ogni uomo e donna abbiano la Vita eterna, unico scopo e senso per ciascuno. Ma noi desideriamo la Vita eterna? Coltiviamo i Doni (Parola di Dio e Sacramenti) che Gesù ci ha lasciato per raggiungerla? Apriamoci a Lui, e non siamo indifferenti e ingrati!
2-Come ogni anno, in questa domenica, la nostra Arcidiocesi prega anche per il Seminario. Pregare, sostenere, preoccuparsi del Seminario è diritto e dovere di ogni cristiano. Dai preti di domani dipenderà la forza missionaria della nostra Chiesa diocesana. Preti deboli nella fede, senza zelo per il Popolo di Dio, senza misericordia, saranno un disastro per la vita della Chiesa. Ecco perché è nostro dovere pregare tanto, sostenere, e interessarci della vita del Seminario per comprendere come saranno i nostri futuri preti. Ma noi amiamo i nostri preti? Ci preoccupiamo e li sosteniamo nella loro formazione? E il diacono don Francesco è uno di questi.
Le offerte raccolte durante le S. Messe di oggi saranno per il Seminario.
3-Da domenica prossima, 3 dicembre, inizia il nuovo anno della fede, con la Prima domenica di Avvento. Maria ci accompagnerà per mano e ci guiderà alla contemplazione del Figlio suo, che è nato da Lei.
Dalla Prima di Avvento, come richiesto dal nostro Arcivescovo, pregheremo insieme la Madonna, ogni domenica, per il nuovo Progetto di riorganizzazione Pastorale dell’Arcidiocesi, che ci vedrà personalmente coinvolti come parrocchie, cristiani e pastori. È molto necessario invocare lo Spirito Santo perché ci aiuti a comprendere questi cambiamenti. Dobbiamo sempre più comprendere come essere Chiesa missionaria oggi, in questo tempo, in mezzo alla nostra gente, non legati a schemi e strutture obsolete. Leggeremo insieme la preghiera scritta dal nostro Arcivescovo Andrea Bruno, come ultima preghiera dei fedeli. Per questo, troveremo il cartoncino blu posato su ogni banco nelle nostre chiese.
Notizie più precise sulla riforma diocesana, le leggeremo sul prossimo Notiziario parrocchiale, che uscirà a Natale nelle nostre parrocchie.
4-Cari cristiani, ravviviamo la nostra fede, speranza e carità con una vita spirituale più soda, più umile e bisognosa dei Doni dello Spirito Santo. Senza lo Spirito di Dio non possiamo affrontare i cambiamenti senza perderci. Per questo mi preoccupo del distacco dalla Parola di Dio e dai Sacramenti dei cristiani, e anche dei collaboratori parrocchiali dei vari settori. Come si può essere animatori di una Comunità cristiana se si è senza la forza interiore di Dio, senza dedicare un po’ di tempo alla propria vita sipirituale? dD

RIFLESSIONE DEL PARROCO

Si avvicina la Solennità di Tutti i Santi (1° novembre), in cui contempliamo i nostri testimoni della fede e dell’amore, che ora godono del premio celeste nella visione e nell’abbraccio definitivo di Dio: il Paradiso.
Guardare ai Santi ci aiuta e ci fa sentire parte della “Comunione dei Santi”, uno dei punti fermi della nostra fede cattolica. In comunione con i Santi testimoni di Gesù, per i cui meriti, ora, noi poveri pellegrini sulla terra, possiamo chiedere Loro un aiuto, un’intercessione, una mano per vivere oggi da cristiani, e domani godere come loro del Paradiso.
Aiutiamo i nostri figli a prepararsi bene a questa festa cristiana, senza trasformarla in un’ennesima carnevalata commerciale, per gente sempre più vuota come le zucche, inaridita, senza senso e senza perché.
Viviamo bene anche i giorni per il ricordo dei nostri morti. In particolare, il 2 novembre e i giorni successivi fino all’8 novembre (Ottavario). Preghiamo per i morti; partecipiamo alle S. Messe per essi; non accontentiamoci di fiori e lumini, ma riempiamo di fede e di speranza cristiana le nostre visite ai cimiteri dei nostri paesi. dD

 

RIFLESSIONE DEL PARROCO

Caro don Francesco,
da oggi sei un diacono della Santa Chiesa udinese. Abbiamo atteso con trepidazione questo giorno; abbiamo gioito per la tua ordinazione diaconale, assieme al tuo papà, e alla tua mamma che è in Cielo. Tu stesso manifesti sul tuo volto la gioia di essere del Signore.
Quel “don” che da oggi ti meriti, non sia ostentato con orgoglio, ma come espressione umile di riconoscenza al Signore, il quale ti ha scelto e consacrato per inviarti tra il Popolo di Dio, come suo segno sacramentale; sei “segno” visibile ed efficace del suo amore fedele. dD

RIFLESSIONE DEL PARROCO

Le nostre comunità si preparano alla Ordinazione diaconale del seminarista Francesco Ferigutti, che assieme ad altri tre amici, saranno consacrati sabato 30 settembre. È bello vedere quattro giovani che si consacrano al Signore, al Vangelo di Gesù e alla sua Chiesa, donando la propria vita. Si consacreranno, offrendo la propria giovinezza, intelligenza, affettività, cultura,… tutto donato nel Diaconato. Chi glielo fa fare? È Gesù che li ha chiamati, ed ora a Lui si donano! Cari fratelli, coltiviamo in profondità la gratitudine a Dio, per questo dono sovrabbondante di grazia. dD

RIFLESSIONE DEL PARROCO

La celebrazione dell’8 settembre, onora la natività della Madre di Dio. Il suo vero significato e il fine di questo evento è ricordare e celebrare l’incarnazione del Verbo. Infatti la Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio. La Madonna ci innalza alla conoscenza della verità, e ci libera dal dominio della schiavitù e della paura. L`ombra della notte si ritira all’appressarsi della luce del giorno, e la grazia ci reca la libertà in luogo della schiavitù della legge. Questa festa è come una pietra di confine fra il Nuovo e l’Antico Testamento. Insieme la festeggiamo perché questo è il giorno in cui il Creatore dell’universo ha costruito il suo tempio; oggi è il giorno in cui, per un progetto stupendo, la creatura diventa la dimora prescelta del Creatore.

dD